WELTANSCHAUUNG

Weltanschauung è un termine non traducibile nella lingua italiana perché non esiste nella nostra lingua una parola che gli corrisponda appieno. Weltanschauung esprime un concetto astratto che può essere tradotto, in modo riduttivo, con “visione del mondo”, “immagine del mondo” o “concezione del mondo”.

Il màndala è, a sua volta, nelle tradizioni religiose buddista e induista, una rappresentazione simbolica del cosmo, spesso realizzata con intrecci di fili su telaio o con polveri di vario colore sul suolo, o dipinta su stoffa, o affrescata sulle pareti del tempio e nel nostro caso, da un intreccio di pensieri e di parole.

Ricercare il senso ultimo delle cose è una prerogativa umana perché l’uomo è l’unico essere vivente ad avere la consapevolezza (e l’ossessione) della morte. 

Questo màndala mostra una immagine del mondo, una visione del mondo, che sostiene la seguente tesi: “Perché le cose devono avere un senso? Non è già magico il fatto che esistano o che succedano?”

Questo màndala evidenzia, citando sessanta autori, come la bellezza e la magia di un’esistenza non stiano nella ricerca del suo senso ultimo, ma nell’esistenza stessa che risponde ad infinite casuali convergenze che l’hanno resa possibile ed irripetibile. 

Questo màndala rivela come ogni esistenza possa essere mistica nel senso laico del termine, cioè “altamente significativa”, perché mai totalmente conoscibile nella sua profonda unicità e infine che il senso di un’esistenza non è ricercabile in modo aprioristico, ma è un fatto individuale determinato dalle singole scelte che ognuno di noi fa nel corso della propria vita.

Buona consultazione.