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AGGETTIVO I GRADI  

L’aggettivo, come del resto l’avverbio, può avere, oltre la forma positiva, la forma comparativa e la forma superlativa.

Positivo
L’aggettivo è di grado positivo quando non propone alcun confronto:
La torta è buona.
Michele è preparato.

Comparativo
L’aggettivo è di grado comparativo quando propone un confronto tra elementi diversi e secondo il tipo di paragone può essere:
▶︎
di maggioranza:
Michele è più studioso di Guido.
Michele è più studioso che ordinato.
▶︎
di uguaglianza:
Michele è tanto affabile quanto sua mamma.
Michele è tanto puntuale quanto preciso.
▶︎
di minoranza:
Michele è meno chiacchierone di Sergio.
Michele è meno preciso che puntuale.

▶︎ Esistono alcuni aggettivi qualificativi che oltre alla forma normale possiedono una forma del comparativo e del superlativo di derivazione latina che viene preferibilmente utilizzata nelle espressioni di senso  figurato:
Il sommo poeta.
Un’azione infima. 

Superlativo
L’aggettivo è di grado superlativo quando indica una qualità straordinaria, eccezionale. Il superlativo può  essere:
▶︎
assoluto, quando indica una qualità eccezionale senza proporre alcun paragone.
▶︎
relativo, quando indica una qualità  eccezionale in relazione ad un gruppo definito. Si ottiene premettendo l’articolo determinativo al comparativo o al nome al quale si riferisce:
Michele è il più mattiniero tra noi.
Michele è il più allegro della compagnia.
Bobo è il cane più simpatico che conosco.
Io sono il più pigro. (il secondo termine di paragone è sottinteso.)

▶︎ L’aggettivo superlativo si forma
▶︎ 
aggiungendo il suffisso issimo (oppure chissimo, errimo, enticissimo o altri)
Buonissimo, bellissimo, celeberrimo, magni centissimo, ricchissimo, … oppure
▶︎ ripetendo l’aggettivo:
Un bimbo piccolo, piccolo.
Stringere forte forte. Oppure
▶︎ facendo precedere l’aggettivo da alcuni avverbi o da locuzioni come assai, molto, oltremodo, estremamente, quanto mai, oltre ogni dire:
Una giornata molto divertente.
Una persona quanto mai noiosa.
Un’espressione estremamente fantasiosa. Oppure
▶︎
mediante l’aggiunta di prefissi come arci, extra, stra, iper, super e altri:
extraforte, straricco, ultrapotente, arcinoto, … oppure infine
▶︎ usando espressioni che rafforzano l’aggettivo:
Pazzo da legare.
Bello da impazzire.
Stanco morto.

 

Alto positivo
Superiore comparativo
Sommo, Supremo

Basso positivo
Inferiore
comparativo
Infimo
superlativo

Buono positivo
Migliore
comparativo
Ottimo
superlativo

Cattivo positivo
Peggiore
comparativo
Pessimo
superlativo

Grande positivo
Maggiore
comparativo
Massimo
superlativo

Piccolo positivo
Minore
comparativo
Minimo
superlativo

Interno positivo
Interiore
comparativo
Intimo
superlativo

Esterno positivo
Esteriore
comparativo
Estremo
superlativo

Vicino positivo
______
comparativo
Prossimo
superlativo

______ positivo
______
comparativo
Primo
superlativo

______ positivo
Anteriore
comparativo
______
superlativo

______ positivo
Posteriore
comparativo
Postumo
superlativo

______ positivo
Ulteriore
comparativo
Ultimo
superlativo